Shock settico secondario alla pielonefrite

Un maschio di 55 anni si è presentato all’ospedale da una struttura esterna con sepsi secondaria alla pielonefrite.

  • 6 dicembre 2019
  • Casi di studio

Discussione

Questo caso evidenzia non solo la capacità di identificazione rapida di T2batteri, ma anche la capacità di rilevare l’organismo causale in presenza di antibiotici. Il paziente, in questo caso, ha ricevuto una dose di ceftriaxone e azitromicina prima che le emocolture e i batteri T2 fossero prelevati. L’infezione del flusso sanguigno è stata mancata dalla coltura del sangue, ma è stata identificata con un rilevamento rapido fornito dal pannello T2BATTERI. L’uso di T2BATTERI, in questo caso, ha permesso una conferma precoce di una terapia antibiotica efficace.

Presentazione

Un uomo di 55 anni si è presentato all’ospedale da una struttura esterna con sepsi secondaria alla pielonefrite. Prima del trasferimento, il paziente ha ricevuto una dose di ceftriaxone e azitromicina. Successivamente è stato ricoverato in terapia intensiva con shock settico e insufficienza renale acuta, che ha richiesto l’avvio di una terapia sostitutiva renale continua. Sono state ottenute emocolture, colture urinarie e pannelli T2BATTERI.

Criteri di Selezione dei Pazienti

pazienti Criticamente malati con sepsi/shock settico e/o elevati di procalcitonina

la Valutazione e la Decisione del Trattamento

la Diagnosi: shock settico secondaria di pielonefrite

T2Bacteria Risultato: Positivo per E. coli

Cultura del Sangue Risultato: nessuna crescita

Cultura delle Urine Risultato: E. Coli

Terapia Empirica: cefepime

il processo Decisionale basato su T2Bacteria Risultato

Una rapida T2Bacteria risultato ammessi per la diagnosi precoce dell’E. batteriemia coli e conferma di un’efficace terapia antibiotica empirica. I batteri T2 hanno rilevato E. coli direttamente dal sangue intero in circa 4 ore dopo la presentazione del paziente all’ospedale. Il risultato positivo di T2BATTERI è stato ottenuto ore prima che le emocolture potessero essere inviate a un laboratorio core esterno per essere processate, che alla fine non è cresciuto.

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