Tappe del Cammino Francese di San Giacomo

Attualmente, l’accesso più noto del Cammino francese è quello che fa il suo ingresso in Navarra attraverso i Pirenei attraverso Roncisvalle.

Il tour ci porta dai paesaggi pirenaici del nord alle pianure della zona centrale attraverso faggete, campi di cereali e vigneti.

Un itinerario in cui abbondano borghi di strada, ponti medievali, grandi monumenti, paesaggi che cambiano colore ad ogni stagione, cantine e una gastronomia di alta qualità.

Cosa troverai qui?

Tappa 1: da Saint-Jean-Pied-de-Port a Roncisvalle (24,7 km.)

Saint-Jean-Pied-de-Port è diventato il punto di partenza preferito per molti pellegrini per iniziare la loro passeggiata sulla Via francese.

È una tappa molto lunga e dura, che sfida il pellegrino con una differenza di oltre 1.250 metri, ma ti premia con eccezionali paesaggi atlantici e l’attrazione di attraversare il confine tra Francia e Spagna a piedi.

In inverno è obbligatorio e più che consigliabile seguire la variante di Valcarlos, per evitare intemperie e, soprattutto, nebbia e neve.

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Stage 1a: from Saint-Jean-Pied-de-Port, via Valcarlos, to Roncesvalles (22.9 km.)

Conosciuta come “Variante di Valcarlos” ci porta lontano dalla “Via Napoleone” per guidarci lungo la strada,in un percorso molto più agevole rispetto all’originale, poiché le pendenze sono molto più basse. Ha anche il vantaggio di attraversare alcune città con una moltitudine di servizi, a differenza del percorso tradizionale.

Questa variante è obbligatoria in inverno per la sicurezza.

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Stage 2: from Roncesvalles to Zubiri (21.5 km.)

Da Roncisvalle a Espinal-con Burguete al centro-, il profilo è pianeggiante e alterna tratti di boschi a vaste pianure e prati.

Arriviamo alla valle dell’Erro, che vanta splendidi boschi di faggi e querce e un’orografia cangiante.

Si sale a Mezkiritz e si scende a Bizkarreta e Lintzoain per affrontare la dura salita al porto di Erro, e infine, in una vertiginosa discesa tra bosso e pini, si raggiunge Zubiri, in Valle de Esteribar.

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Stage 3: da Zubiri a Pamplona (20,4 km.)

Come nel gioco dell’Oca, da ponte a ponte e tiro perché la corrente mi porta.

In questa fase attraversiamo il ponte della Rabbia a Zubiri, il ponte dei Banditi a Larrasoaña, il ponte Iturgaiz a Irotz e il ponte Magdalena a Pamplona.

Tutti sul fiume Arga, che irriga la valle di Esteribar e ci porta a Pamplona, la prima città sulla strada.

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Stage 4: da Pamplona a Puente la Reina (24 km.)

Una volta attraversata Pamplona, la Strada entra nella Cendea de Cizur tra le colture cerealicole.

Raggiunge le vette del più che famoso Alto del Perdón, una barriera naturale tra il bacino di Pamplona e Valdizarbe.

In discesa, dopo Uterga e Muruzábal arriviamo a Obanos, dove i pellegrini provengono da Somport per Via Aragonese, a poca distanza da Puente la Reina, una popolazione indissolubile del pellegrinaggio a Santiago.

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Stage 5: da Puente la Reina a Estella (22,6 km.)

Un’alba rossastra sulla strada acciottolata, il ponte medievale che sopravvive all’ambiente del fiume, ai paesaggi cerealicoli e ai vigneti.

Un percorso pieno di pellegrini che avanza da un borgo medievale all’altro, una strada romana, un fiume di acqua salata e un santo benefattore.

Sono tutte cartoline che danno la Via a chi percorre questa tappa, in cui lo spirito del Cammino è totale e si sente in ogni luogo attraversato, in ogni passo compiuto.

Un palcoscenico per godere appieno del Cammino.

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Stage 6: from Estella to Los Arcos (21.8 km.)

Lasciando Estella, prima delle mura del Monastero di Irache, una fontana di vino ci offre aiuto prima di entrare nel tratto tortuoso che conduce a Villamayor de Monjardín.

Da qui, e fino a Los Arcos, i vigneti e gli uliveti sono gli unici alleati del pellegrino.

Testimoni silenziosi e compagnia in un lungo tratto, che evitano di cadere nei soliloqui prodotti dalle tracce di concentrazione e dall’assenza di popolazioni intermedie.

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Stage 7: da Los Arcos a Logroño (28 km.)

Una lunga tappa che ci porta a Logroño.

Ma prima il Camino invita il pellegrino a spostarsi tra i burroni fino a Viana, città monumentale in cui vale la pena fermarsi e fare un breve tour.

La Navarra viene salutata, percorsa da nord a sud e da est a ovest per 142 chilometri, e La Rioja ci viene presentata.

Un finale lungo e monotono, che ci farà godere di più di tutto ciò che la capitale di la Rioja ci offre.

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Stage 8: from Logroño to Nájera (30.4 km.)

Una lunga e monotona uscita tra case e aree industriali ci porta al parco di San Miguel e all’ambiente naturale del bacino di Grajera, chiudendo così il soggiorno a Logroño.

Dopo la capitale della Rioja vediamo il morbido paesaggio della Rioja, pieno di vigneti e alberi da frutto.

Navarrete, città di grande tradizione ceramica, e più tardi Ventosa e l’alto de San Antón, lasciano il posto alla valle del fiume Najerilla, dove si trova Nájera, un luogo ambito durante la riconquista, dominato dalle colline di El Castillo e Malpica.

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Stage 9: from Nájera to Santo Domingo de la Calzada (21 km.)

Un palcoscenico che ha come obiettivo la leggendaria città di Santo Domingo de la Calzada, una città di La Rioja Alta dove la leggenda vuole che sia stato eseguito il miracolo del pollo che ha cantato dopo asada.

La strada attraversa un paio di città: le accoglienti Azofra e Cirueña, afflitte da una moderna urbanizzazione, e un campo da golf che è fuori passo nel paesaggio circostante di campi di cereali che stanno sostituendo le piantagioni di vite e annunciano la vicinanza della Castiglia e dei suoi immensi campi.

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Stage 10: da Santo Domingo de la Calzada a Belorado (22.7 km.)

Lasciamo Santo Domingo de la Calzada alle spalle e, passato Grañón, e in vista di Redecilla del Camino, un cartello informativo raccolto ci accoglie a Castilla e Burgos.

D’ora in poi la Via francese si svolgerà per un paio di settimane attraverso gli infiniti paesaggi dell’altopiano castigliano.

L’obiettivo più vicino è Belorado, situato all’ombra di un picacho dove rimangono ancora antiche grotte eremitiche e le rovine di un castello mitico.

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Stage 11: from Belorado to San Juan de Ortega (24 km.)

Uno stadio che consiste di due parti ben differenziate.

Il primo serve da riscaldamento e attraversa i paesi di Tosantos, Villambistia, Espinosa del Camino e Villafranca Montes de Oca, dove inizia un lungo e solitario secondo tratto attraverso i temuti Montes de Oca.

Dopo una dura salita che deve essere intrapresa con un po ‘ di calma, la Strada corre lungo sentieri forestali circondati da querce, pini ed eriche che ci portano alla nostra tappa finale, San Juan de Ortega, che ci appare come un’oasi nel deserto.

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Stage 11: da San Juan de Ortega a Burgos (26.6 km.)

Da un alto calcare e spoglio, passato Atapuerca, si può già distinguere la prima capitale castigliana: Burgos.

Lanciata verso Burgos, la Strada si lascia alle spalle la valle del fiume Pico e si ferma ad un bivio che porta a Villafría o Castañares.

Accedendo a quest’ultimo è possibile evitare uno dei pesanti accessi alla città prendendo la passeggiata fluviale del fiume Arlanzón fino al ponte San Pablo, situato vicino alla cattedrale.

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Stage 12: da Burgos a Hornillos del Camino (19,8 km.)

Una dura giornata, senza alberi dove ripararsi dalla durezza del tempo —sia esso il temuto sole estivo, penetrante freddo dell’inverno o il disagio vento— che è rimasto impresso nella memoria, passando sotto gli archi di San Antón

anche se niente di speciale per distinguersi notevolmente, in questa fase, in campo culturale, evidenziata dai popoli di Rabé e Fornello, formata da robusto case in pietra, e quasi deserto, se non fosse per i pellegrini, sono riusciti a conservare il suo carattere tradizionale.

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Stage 13: from Hornillos del Camino to Castrojeriz (20.6 km.)

Un altro stadio senza alberi dove è possibile proteggersi dai rigori del tempo, sia in inverno che in estate.

Il passaggio sotto gli archi del convento di San Antón e la visita a Castrojeriz, la fine di questa tappa, sono registrati nella memoria.

La rilevanza culturale del palcoscenico oggi si concentra sul patrimonio monumentale di Castrojeriz, ma non dobbiamo dimenticare il convento di San Antón, situato poco prima di questa città.

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Stage 14: from Castrojeriz to Frómista (25.4 km.)

Tappa segnata a memoria dalla dura salita al Teso de Mostelares dopo aver lasciato Castrojeriz.

Da questo punto il pellegrino apre la vista impressionante della brutale Tierra de Campos, una regione orgogliosa dei suoi cereali, delle sue colombaie e della sua preziosa arte.

Raggiunto Puente Fitero, la provincia di Burgos si fonde sulle rive del Pisuerga per ricevere Palencia.

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Fase 15: Frómista a Carrión de los Condes (19,6 km)

Dopo Frómista, popolazione eclissato dalla bellezza della chiesa romanica di San Martín, raggiungere la pianura e la monotonia di un percorso, rotto solo da fugaci, auto, e ‘bicicletta’

passiamo da parte dei nuclei di Terra di Campi, come Popolazione, Revenga e Villarmentero.

Nel tratto finale, prima di raggiungere Carrión, Villalcázar de Sirga attira l’attenzione con Santa María la Blanca, chiesa – fortezza attribuita ai Templari.

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Stage 16: from Carrión de los Condes to Ledigos (23.4 km.)

Tra Carrión e Calzadilla de la Cueza troviamo 17 chilometri in cui non c’è popolazione.

Gran parte del viaggio dalla chiamata Via Aquitana, totalmente non protetto.

Da Calzadilla a Ledigos, una passeggiata di bagnino evita l’asfalto della strada N-120, con quasi nessun traffico ora dall’apertura dell’autostrada del Camino de Santiago, la A-231.

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Passo 17: da Ledigos a Sahagún (16,2 km)

Moratinos e San Nicolás del Real Camino è l’ultima popoli nel percorso di francese in provincia di Palencia, e testimoniare il Leone, la provincia con più chilometri del Cammino di Santiago: niente di meno che 214,4.

Dopo i mitici Terradillos dei Templari, un nome che evoca i cavalieri cristiani medievali e le crociate, arriviamo alla fine della tappa a Sahagún, un luogo di passaggio e di riposo, pieno di arte Mudejar.

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Fase 18: da Sahagún a El Burgo Ranero (17,8 km)

Dopo Sahagún appare un bivio ai piedi del N-120, che dà la possibilità di continuare a Bercianos del Real Camino e El Burgo Ranero o a Calzada del Coto e Calzadilla de los Hermanillos.

La prima alternativa corre lungo un sentiero costruito appositamente per i pellegrini e ombreggiato da una fila infinita di alberi.

La seconda, solitaria e via Traiano, avanza attraverso aree di macchia, macchia e piccoli boschi.

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Stage 19: from El Burgo Ranero to Mansilla de las Mulas (18.8 km.)

Il sentiero alberato prosegue per quasi diciannove chilometri attraverso la provincia di León, verso Religos e Mansilla de las Mulas, dove si saluta.

Una breve tappa per avvicinarsi il giorno dopo alla grande città di León con abbastanza tempo per visitarla e godere di tutto ciò che offre.

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Stage 20: from Mansilla de las Mulas to León (19.7 km.)

Dal fiume Esla, all’uscita di Mansilla de las Mulas, a El Porma, avanziamo lungo sentieri paralleli alla strada N-601 fino a Puente Villarente.

Da questa città la strada si allontana leggermente dalla strada nazionale per raggiungere Arcahueja.

Infine, il quartiere di Puente Castro, sulle rive del fiume Torío, rappresenta l’ingresso definitivo a León.

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Stage 21: from León to Villadangos del Páramo (21.0 km.)

La strada ci porta attraverso ampi viali all’Hostal de San Marcos, sulle rive del fiume Bernesga.

Da lì, dopo cinque chilometri attraverso aree urbane, tra cui una zona industriale, arriviamo a La Virgen del Camino.

Entriamo attraverso il Leon páramo, sempre sul lato della N-120, e raggiungere Valverde de la Virgen, San Miguel del Camino per concludere a Villadangos del Páramo.

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Stage 21a: da León a Villar de Mazarife (21,1 Km.)

All’uscita della Virgen del Camino dobbiamo scegliere tra la strada storica, da Villadangos del Páramo, o la variante Sud, da Villar de Mazarife.

Quest’ultimo è una buona opzione, perché ci porta lontano dalla strada nazionale e dalle aree residenziali e industriali.

Questa variante meridionale attraverso Villar de Mazarife, ha un primo tratto urbano e poi avanza attraverso aree coltivate e campi aperti, lontano dalle aree urbane e dalle strade principali, e con scarse pendenze.

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Stage 22a: da Villar de Mazarife a Astorga (31.4 Km.)

Fino a Hospital de Órbigo il palco segue lo stesso schema di ieri, un terreno pianeggiante, senza pendenze, tra colture e pochi alberi.

Dopo aver superato Hospital de Órbigo, dopo interminabili giorni di pianura, abbiamo finalmente camminato attraverso un terreno leggermente montuoso, anche se nulla di paragonabile a quello che ci aspetta nei giorni successivi.

Nella bellissima città di Astorga, l’Asturica Augusta Romana, possiamo ammirare la cattedrale e il Palazzo Episcopale, quest’ultimo opera del famoso architetto Antoni Gaudí.

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Fase 22: Villadangos del Páramo a Astorga (28,9 km)

La Strada segue lo stesso ritmo, come nella fase precedente, in parallelo, la N-120, e conduce a San Martín del Camino e Ponte Órbigo per salvare l’affluente del Esla dal leggendario ponte del Passo Onorato.

In Hospital de Órbigo si può scegliere tra continuare lungo il sentiero monotono o godere di un paesaggio agricolo, circondato da una moltitudine di fossi di irrigazione, che visita Villares de Órbigo e Santibáñez de Valdeiglesias.

Le due opzioni si fondono nella crociera di Santo Toribio, ottimo punto di vista su San Justo de la Vega, la città di Astorga e il Monte Teleno.

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Stage 23: from Astorga to Rabanal del Camino (21.2 km.)

La Via francese attraversa la regione di La Maragatería, vedendo le montagne di León sullo sfondo.

Una regione un tempo abitata da mulattieri, e conserva ancora le sue robuste case a sillarejo e con portalón, e il famoso cocido maragato.

La tappa ci porta a Rabanal del Camino, fine della nona tappa del Codex Calixtinus, e Foncebadón, sulle pendici dell’Irago, che si presenta come un’altra possibile fine della tappa.

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Stage 24: da Rabanal del Camino a Ponferrada (35,2 km.)

La Via Francese raggiunge il suo tetto nella Cruz de Ferro, inchiodata a 1.500 metri di altitudine e sulla quale i pellegrini hanno costruito un enorme cumulo di pietre.

Nelle vicinanze, tra campanelli e segnali di fumo, si trova il curioso rifugio templare di Manjarín, in piedi dal 1993 grazie a Tomás Martínez.

Lasciamo la Maragatería ed entriamo nel Bierzo, che appare in una discesa grezza tra pascoli e piornos.

El Acebo, Riego de Ambrós e, infine, Molinaseca, sulle rive del fiume Meruelo, sono i luoghi che da questa sezione della tappa, infine, in pianura, raggiungono Ponferrada.

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Stage 25: da Ponferrada a Villafranca del Bierzo (24.9 km.)

Lasciamo Ponferrada alle spalle ed entriamo nella hoya del Bierzo, una pianura riparata da montagne che impediscono il passaggio del clima atlantico.

In questa zona, campi con viti contorte di uva mencia e villaggi con tutti i servizi ricevono pellegrini ogni giorno.

Poco più di una lunga e comoda passeggiata attraverso Compostilla, Columbrianos, Fuentes Nuevas, Camponaraya e Cacabelos, che diventa un po ‘ pesante dopo aver attraversato il fiume Cúa verso Pieros e Villafranca del Bierzo.

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Stage 26: from Villafranca del Bierzo to O Cebreiro (26.3 km.)

Riporta la montagna al Camino de Santiago.

La tappa del giorno è la tappa regina, probabilmente la più ricordata alla fine della Strada.

In esso lasciamo León, e Castiglia, per entrare in Galizia, attraverso O Cebreiro, un vecchio villaggio di pallozas ora restaurato.

Saliamo attraverso la valle del fiume encajonado Valcarce, divisa dalla N-VI e dalla A-6 e con molte popolazioni.

La salita è in ritardo, e non è evidente fino al chilometro 21 della tappa, passato il quartiere dell’Ospedale.

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Stage 27: da O Cebreiro a Samos (30,8 km.)

Dopo la dura giornata del giorno precedente, un percorso attivo ma serve anche a recuperare le forze prima dei sentieri tortuosi più tardi.

Il sentiero raggiunge il suo punto più alto in Galizia nella zona di montagna e mostra ancora ciglia sul pendio dell’Alto do Poio.

In O Biduedo, passiamo dal comune di Pedrafita do Cebreiro a Triacastela, il cui nucleo principale si trova sul fondo della valle all’ombra del monte Oribio.

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Fase 28: Samos, da Sarria a Portomarín (37,2 km)

Per molti la prima fase, dal momento che Sarria è molto vicino agli ultimi 100 chilometri di strada, la distanza minima di viaggiare a piedi per guadagnare la Compostela.

Una tappa non delude la prima volta o il pellegrino stagionato.

Attraversa innumerevoli villaggi nei comuni di Sarria, Paradela e Portomarín, godendo di buoni esempi di arte romanica, camminando lungo sentieri di quartiere lastricati, sentieri e corridoi rurali, ponti medievali e passerelle rustiche.

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Fase 29: Portomarín a Palas de Rei (25,7 km)

Fase è diviso dalla sierra de Ligonde, che a sua volta divide i bacini dei fiumi Miño e Ulloa, e i comuni di Portomarín e Monterroso.

Anche se la partenza è promettente e offre una leggera salita del Monte San Antonio, il resto corre lungo strade modeste, provinciali e persino nazionali.

Ma la giornata è animata da buoni esempi di chiese romaniche, vecchi ospedali per i pellegrini e la preziosa crociera di Lameiros.

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Stage 30: from Palas de Rei to Arzúa (28.9 km.)

Un lungo palco con un profilo rotto, noto come legbreaker, che lo rende una vera sfida.

La Strada attraversa i limiti della provincia di Lugo per entrare nella provincia di La Coruña attraverso il villaggio di O Coto.

Passa attraverso Leboreiro e la pulpera Melide, dove si collega con la Via Primitiva, e continua attraverso un numero infinito di scivoli e scenari magici, come il fiume Catasol, a Ribadixo da Baixo e Arzúa, dove a sua volta si collega con la Via Settentrionale.

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Fase 31: Arzúa a Monte do Gozo (34,1 km)

Tra Arzúa e la cattedrale di Santiago mediare quasi 40 chilometri, e anche se è più logico e prudente approccio sarebbe quello di dividere la sezione in due giorni facendo arrestare e fonda a Santa Irene u O Pedrouzo, decidiamo di proseguire fino al Monte della Gioia, così, il giorno successivo, a Santiago, avete abbastanza tempo per godersi la città.

Arzúa dà il testimone a O Pino in un percorso comodo, con pendenze più facili e su piste sempre vicine alla N-547. Su piste di lettiera, tra gli ultimi punti di eucalipti e querce, in una lunga passeggiata raggiungiamo il Monte do Gozo.

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Stage 32: from Monte do Gozo to Santiago de Compostela (4.1 km.)

Più di una tappa, una semplice passeggiata, dopo essere partiti da Monte do Gozo, fino alla Puerta de Santiago.

Quindi avremo abbastanza tempo per arrivare alla messa del pellegrino e avere un’intera giornata per godere di tutto ciò che Santiago de Compostela offre, sia ai turisti che al pellegrino.

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