Pepsina

Pepsina, il potente enzima nel succo gastrico che digerisce proteine come quelle nella carne, nelle uova, nei semi o nei latticini. La pepsina è la forma attiva matura del pepsinogeno zimogeno (proteina inattiva).

capo delle cellule nello stomaco
capo delle cellule nello stomaco

Capo delle cellule (C) nello stomaco sintetizzano e secernono pepsinogeno, che si mescola con l’acido cloridrico secreto dalle cellule parietali (P). La reazione del pepsinogeno con acido cloridrico produce pepsina.

Uniformed Services University of the Health Sciences (USUHS)

La pepsina fu riconosciuta per la prima volta nel 1836 dal fisiologo tedesco Theodor Schwann. Nel 1929 la sua cristallizzazione e la natura proteica furono riportate dal biochimico americano John Howard Northrop del Rockefeller Institute for Medical Research. (Northrop in seguito ha ricevuto una parte del Premio Nobel 1946 per la chimica per il suo lavoro nel purificare e cristallizzare con successo gli enzimi.)

Le ghiandole nel rivestimento della mucosa dello stomaco producono e immagazzinano pepsinogeno. Gli impulsi del nervo vago e le secrezioni ormonali di gastrina e secretina stimolano il rilascio di pepsinogeno nello stomaco, dove viene miscelato con acido cloridrico e rapidamente convertito nell’enzima attivo pepsina. Il potere digestivo della pepsina è maggiore all’acidità del normale succo gastrico (pH 1,5–2,5). Nell’intestino gli acidi gastrici sono neutralizzati (pH 7) e la pepsina non è più efficace.

Nel tratto digestivo la pepsina agisce solo sulla degradazione parziale delle proteine in unità più piccole chiamate peptidi, che poi vengono assorbiti dall’intestino nel flusso sanguigno o vengono ulteriormente scomposti dagli enzimi pancreatici.

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Piccole quantità di pepsina passano dallo stomaco nel flusso sanguigno, dove si rompe alcuni dei più grandi, o ancora parzialmente non digerito, frammenti di proteine che possono essere stati assorbiti dal piccolo intestino.

Il riflusso cronico di pepsina, acido e altre sostanze dallo stomaco nell’esofago costituisce la base per le condizioni di reflusso, in particolare la malattia da reflusso gastroesofageo e il reflusso laringofaringeo (o reflusso extraesofageo). In quest’ultimo, pepsina e acido viaggiano fino alla laringe, dove possono causare danni alla mucosa laringea e produrre sintomi che vanno dalla raucedine e tosse cronica al laringospasmo (contrazione involontaria delle corde vocali) e al cancro laringeo.

La pepsina viene preparata commercialmente dallo stomaco dei suini. La pepsina grezza viene utilizzata nell’industria della pelle per rimuovere i peli e il tessuto residuo dalle pelli di animali prima di essere conciate. Viene anche utilizzato nel recupero dell’argento da pellicole fotografiche scartate digerendo lo strato di gelatina che contiene il composto d’argento.

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