Militare ateniese

Alla maniera delle vicine città-stato la spina dorsale dell’esercito ateniese sulla terra era l’oplita. Ad accompagnare ogni oplita c’era un servitore leggermente armato, o un povero cittadino che non poteva permettersi una normale armatura (panoplia), o forse uno schiavo fidato. Questi assistenti portarono lo scudo dell’oplita (aspis) fino alla battaglia e la maggior parte del bagaglio. Mentre generalmente armati di giavellotti, a volte avevano lance, imbracature o archi. Gli assistenti hanno agito come schermagliatori prima della battaglia campale e sono stati assegnati a guardia del campo durante il combattimento vero e proprio. Quando la battaglia era finita, avrebbero tentato di coprire la ritirata del corpo principale o massacrare le forze nemiche in fuga se i loro opliti fossero stati vittoriosi.

Durante e dopo le guerre del Peloponneso, l’uso e l’importanza delle truppe leggere aumentarono con l’introduzione dei peltasti: leggermente corazzati, se non del tutto, e armati di giavellotti e uno scudo, la pelte. La loro efficacia in battaglia, anche contro gli opliti pesanti meglio addestrati, fu dimostrata dal generale ateniese Ificrate, che annientò un’intera mora spartana con i suoi peltasti.

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