Edmund Hillary

Edmund Hillary, il leggendario alpinista, avventuriero e filantropo – il cui familiare, faccia scoscesa travi fuori dalla nota $5 – è il più noto neozelandese mai vissuto.

Hillary era un bambino timido che sognava di avventura. Una gita di sci di scuola secondaria al Monte Ruapehu gli ha dato il suo primo assaggio delle montagne.

Dopo la laurea ha lavorato nell’azienda di apicoltura di famiglia. Si unì alla Royal New Zealand Air Force nel 1944, e iniziò l’alpinismo, salendo 16 delle vette più alte della Nuova Zelanda. Nel 1950 ha girato l’Europa e scalato le vette delle Alpi.

L’anno seguente Hillary fu membro della prima spedizione tutta neozelandese sull’Himalaya. Si unì poi alle spedizioni britanniche nel 1952 e nel 1953. Anche se hanno esplorato diverse montagne himalayane, Everest era l’obiettivo.

Durante la spedizione del 1953, Hillary e Tenzing Norgay formarono una squadra stretta: mentre altri alpinisti cadevano indietro, questi due continuarono. Hanno raggiunto la vetta il 29 maggio, guadagnando fama mondiale.

Da allora in poi, Hillary si guadagnò da vivere parlando in pubblico, scrivendo e intraprendendo ulteriori spedizioni, ispirando l’interesse globale per l’alpinismo.

Nell’estate del 1956-57 Hillary guidò la spedizione antartica per stabilire la Base Scott.

Nel 1960 Hillary era determinata ad aiutare gli Sherpa impoveriti nella regione di Khumbu in Nepal, che avevano messo così tanto impegno nelle sue spedizioni. Fondò l’Himalayan Trust, che costruì scuole, aeroporti, ponti, cliniche e ospedali in Nepal, e restaurò monasteri buddisti.

Divenne ambasciatore della Nuova Zelanda in India nel 1985, membro dell’Ordine della Nuova Zelanda nel 1987 e Cavaliere della Giarrettiera nel 1995.

Dopo la morte di Hillary, il suo lavoro è continuato attraverso l’Himalayan Trust.

Adattato da Johanna Knox dalla biografia DNZB di Shaun Barnett

  • Leggi la voce completa nel Dizionario della biografia della Nuova Zelanda
  • Vedi anche: In cima al mondo: Ed Hillary e Edmund Hillary in Antartide

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *