Un ecogramma per infusione salina viene eseguito di routine per assicurarsi che la cavità endometriale (all’interno dell’utero) sia normale. Crescite uterine benigne, come polipi o fibromi uterini, possono svilupparsi nella cavità e creare un ambiente ostile per l’impianto di un embrione. Il tessuto cicatriziale può anche essere identificato con l’ecografia per infusione salina. Questa procedura può essere eseguita come parte di una valutazione per la perdita di gravidanza ricorrente o eseguita prima di un ciclo di fecondazione in vitro. Può anche essere fatto per valutare le cause di cicli mestruali irregolari o molto pesanti e alcuni tipi di dolore pelvico cronico. L’ecografia per infusione salina è di solito programmata all’inizio di un ciclo mestruale, subito dopo l’arresto del ciclo, ma prima dell’ovulazione, di solito tra i giorni 5-10 del ciclo. La procedura è semplice e richiede solitamente da 10 a 15 minuti per essere completata. Uno speculum viene inserito nella vagina e la cervice viene pulita con una soluzione antisettica. Un catetere speciale di circa 1 mm di diametro (circa le dimensioni di un singolo filo di spaghetti) viene inserito attraverso il canale cervicale. La sonda ad ultrasuoni viene quindi posizionata nella vagina. La soluzione salina sterile scorre attraverso il catetere nella cavità uterina. Questo distende la cavità endometriale e consente al medico di vedere l’intera cavità sul monitor a ultrasuoni. Il paziente può sperimentare lievi crampi a questo punto. Diverse immagini dell’utero saranno prese durante la procedura. Le immagini delle ovaie possono anche essere prese. Dopo la procedura il paziente può continuare ad avere lievi crampi per alcune ore. Il paziente può anche avvertire lo spotting leggero o lo scarico acquoso per finchè 24 ore dopo la procedura. Il paziente deve astenersi dal rapporto sessuale per circa 48 ore.
Video dell’ecografia salina