Il nome Dunkerque deriva dalla lingua olandese “Chiesa delle Dune”.
Dunkerque ha il terzo porto più grande della Francia, dopo quelli di Le Havre e Marsiglia. Come città industriale, dipende fortemente dall’acciaio, dalla trasformazione alimentare, dalla raffinazione del petrolio, dalla costruzione navale e dalle industrie chimiche.
Storiamodifica
Un villaggio di pescatori sorse alla fine del 10 ° secolo. Intorno al 960, il conte Baldovino III fece erigere una cinta muraria per proteggere l’insediamento dalle incursioni vichinghe. Le zone umide circostanti furono prosciugate e coltivate dai monaci della vicina Abbazia di Bergues.
Nel 14 ° secolo, il commercio fiorì e il porto e le fortificazioni furono notevolmente ingrandite. Nel 1482, Dunkerque, insieme al resto delle Fiandre, fu incorporata nei Paesi Bassi.
L’area rimase molto contesa tra Spagna, Paesi Bassi, Inghilterra e Francia. E ‘ stato governato da ciascuno di questi paesi attraverso l’inizio del 17 ° secolo, diventando una parte della Francia nel 1662. Il governo francese ha sviluppato la città come un porto fortificato. Le difese esistenti della città furono adattate per creare dieci bastioni. Il porto fu ampliato nel 1670 con la costruzione di un bacino che poteva contenere fino a trenta navi da guerra con un sistema a doppia serratura per mantenere i livelli dell’acqua con la bassa marea. Il bacino era collegato al mare da un canale scavato attraverso banchi di sabbia costieri garantiti da due moli.
Nella prima guerra mondiale, la città subì gravi bombardamenti. Su base regolare, proiettili pesanti del peso di circa 750 kg sono stati sparati da Koekelare, a circa 45-50 km di distanza.
Nella seconda guerra mondiale, il corpo di spedizione alleato fu circondato a Dunkerque nel 1940. 338.000 soldati furono evacuati da Dunkerque in Inghilterra nell’operazione Dynamo. L’operazione è stata raffigurata in diversi film, tra cui il film Dunkirk di Christopher Nolan del 2017. Il ritiro, che era militarmente una sconfitta, è stato visto come un miracoloso salvataggio di soldati che il pubblico britannico aveva pensato perso per catturare o uccidere e ha dato una spinta morale tanto necessaria. Ai politici britannici piace ancora invocare lo “spirito di Dunkerque” in tempi di crisi nazionale.