“Mark Twain” è morto alle 6.30 di ieri sera. Era la fine di un uomo logorato dal dolore. Si è svegliato ieri riposato e in pieno possesso delle sue facoltà. Riconobbe sua figlia e le disse una o due parole. Poi riconoscendo che non era uguale a portare avanti una conversazione ha scritto con una matita, ” Dammi i miei occhiali.”Queste furono le sue ultime parole.
Samuel Langhorne Clemens ha guadagnato una fama mondiale come il più grande e tipico degli “umoristi americani” con il suo presunto nome “Mark Twain”. La vita del signor Clemens è scritta in grandi dimensioni sulle pagine delle opere di “Mark Twain”. Non è sempre facile districare i fatti dalla fantasia. Ma una grande quantità di scrittura di “Mark Twain” è dichiaratamente autobiografia. Il lettore che conosce il signor Clemens è nato nella piccola città della Florida, nel Missouri, nel 1935, e leggerà poi “Le avventure di Tom Sawyer”, conosce il tipo di ambiente in cui il futuro “Mark Twain” è stato “cresciuto”. La sua famiglia si trasferì nel villaggio di Hannibal, sulla riva occidentale del Mississippi, dove fu trascorsa la sua infanzia. Era un mondo ruvido ma bonario, e i suoi modi semplici sono fissati al quarto posto con grande pittoricità in “Tom Sawyer”. La storia, e il suo sequel ancora più fine, è già diventata classica.
Durante le sue esperienze in Mississippi il signor Clemens prese lo pseudonimo che avrebbe dovuto rendere così famoso. “Mark Twain” era il grido del leadsman per annunciare due braccia d’acqua. E ‘ stato originariamente utilizzato come un nom de guerre da un pilota venerabile, che così firmato paragrafi di river news che ha contribuito a un documento di New Orleans. Quando è morto il signor Clemens era alla ricerca di un buon pseudonimo e ha adottato questo.
In “Life on the Mississippi” “Mark Twain” fornisce un riassunto della sua carriera. “Sono diventato un minatore d’argento in Nevada; un giornalista di un giornale; un minatore d’oro in California; un giornalista a San Francisco; un corrispondente speciale nelle isole Sandwich; un corrispondente itinerante in Europa e in Oriente; un portatore di torcia istruttivo sulla piattaforma delle conferenze; e, infine, sono diventato un scarabocchio di libri, e un appuntamento fisso tra le altre rocce del New England.”Ogni tappa su questa strada è descritta in un libro ben noto. Un capitolo notevole della storia dell’occidente è narrato con tutto quell’abbellimento di umorismo selvaggio e aneddoto provocatorio così caratteristico dell’autore. Si è scusato per la quantità di fatti nei suoi libri: “Le informazioni sembrano stufare fuori di me naturalmente, come il prezioso ottar di rose dalla lontra.”Ma non c’è dubbio che questi suoi libri conserveranno i modi straordinari del selvaggio West più a lungo delle storie più pretenziose.
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