“non C’è, ma uno veramente grave problema filosofico e che è il suicidio. Giudicare se la vita è o non è degna di essere vissuta equivale a rispondere alla domanda fondamentale della filosofia.”
Estratto da: Il Mito di Sisifo di Albert Camus
Così Albert Camus inizia il ‘Mito di Sisifo’: un saggio filosofico che introduce la sua filosofia dell’Assurdo. Albert Camus (1913-1960) è stato un filosofo, scrittore e giornalista francese. Fu anche il sostenitore del punto di vista filosofico dell’assurdismo; fu anche autore di diversi libri tra cui’ The Stranger‘,’ The Rebel ‘e ‘ The Plague.’ Le sue opere gli valsero il Premio Nobel per la Letteratura nel 1957 con la motivazione ” per la sua importante produzione letteraria, che con lungimirante serietà illumina i problemi della coscienza umana nel nostro tempo2”.
L’assurdismo è una filosofia che ruota sulla nozione di Assurdo e su come ci si debba confrontare con esso. L’Assurdo si riferisce al conflitto tra la tendenza umana a cercare un significato intrinseco nella vita e la risposta silenziosa dell’universo in cui sorge una dura verità che non ha alcun significato intrinseco nella vita. L’esistenza è assurda a causa delle opinioni contrastanti tra gli esseri umani e l’universo. L’Assurdo nasce dal conflitto tra aspettative e realtà, nasce da questo confronto.
Nel ‘Mito di Sisifo’, Camus’ stabilisce tre percorsi che si possono intraprendere per affrontare la dura realtà dell’esistenza; uno è il suicidio, l’altro è il suicidio filosofico e l’ultimo è la ribellione. Uccidendo te stesso smetti di esistere, quindi, cessando te stesso dalla sofferenza. Non sei in grado di affrontare questo confronto tra aspettativa e realtà, cadi nella disperazione dalla consapevolezza che la vita non ha senso. “Uccidersi equivale a confessare. È confessare che la vita è troppo per te o che non la capisci3.”Il suicidio filosofico è aderire a un sistema costruito e romanzato di credenze e idee che servono a illuderti dalla banalità e dalla dura verità dell’esistenza. Camus ‘ mette la religione come l’esempio più chiaro di questo percorso, come in un certo senso tutte le persone religiose vogliono essere curate da questa nozione di un’esistenza priva di significato. Egli indica anche che credere in Dio implica un sacrificio in intelletto. La terza via che crede che la gente dovrebbe prendere è la via della ribellione; una ribellione contro l’assurdità dell’esistenza. Questa rivolta contro l’esistenza è ciò che dà alla vita il suo valore. Con l’accettazione dell’Assurdo, si può poi venire a rendersi conto che l’unico modo per far fronte con la realtà dell’esistenza è quello di combattere contro di essa costantemente per il resto della tua vita; non per illudere se stessi nella speranza di illusioni dotato attraverso filosofica del suicidio e non dalla totale accettazione che poi avvolge attraverso il suicidio, ma da rivoltante e a ribellarsi contro questa dura verità.
Questo terzo percorso è incarnato attraverso l’idea di Camus dell’eroe Assurdo. Questa persona riconosce l’assurdità dell’esistenza ma sceglie rivolte contro questa concezione e attraverso questo essere in grado di godersi la vita con aria di sfida. Camus ‘ identifica tre caratteristiche di un eroe assurdo: che sono la rivolta (dobbiamo ribellarci all’esistenza), la libertà (dobbiamo essere liberi di fare ciò che vogliamo) e la diversità (la vita deve consistere in una ricca pletora di esperienze e passioni).
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Questa concezione dell’Eroe Assurdo è incarnata attraverso il mito greco di Sisifo e Meursault: il protagonista nel suo romanzo ‘Lo straniero’. Sisifo era un re che fu punito per il suo inganno e tradimento contro Zeus. Fu bandito per l’eternità per spingere un masso contro una ripida collina solo per vederlo cadere poco prima di raggiungere la cima. Camus ‘ mette avanti l’idea che si deve immaginare Sisifo felice; come ha abbracciato la sua dura realtà e potrebbe anche affrontare questo inutile compito con gioia come questo ciò che dà senso alla sua vita attraverso la rivolta che egli sopporta contro l’assurdità dell’esistenza. Meursault ha anche riconosciuto l’assurdo attraverso i casi di una sensazione di nausea e sventramento nel mondo; nonostante ciò, ha abbracciato le passioni e i piaceri della vita attraverso le affascinanti vedute dell’oceano e i tocchi sensuali e carnali del suo amante. Come Sisifo, anche lui è stato punito per i suoi misfatti, eppure sceglie di accettarlo e di abbracciare la dura realtà dell’esistenza.